“Crisalide”, l’essenza del Premio Mede@

La scelta di denominare questo premio “crisalide” non è una casualità, ma una scelta precisa, legata proprio all’essenza del Progetto Mede@.

La crisalide è l’involucro che avvolge il bruco durante il suo processo di trasformazione in farfalla, animale che è il simbolo della trasformazione profonda, del passaggio a nuove fasi dell’esistenza, soprattutto dopo periodi di crisi. Il bruco deve attraversare una fase disintegrazione per rinascere nella sua forma più nobile, distruggendosi per diventare qualcosa di completamente nuovo e diverso, qualcosa di etereo e bellissimo: non a caso in greco antico la parola per dire farfalla era psiche, e la parola psiche aveva due significati: farfalla, appunto, e anima.

Crisalide nasce dalla innata sensibilità del Maestro Giancarlo Signoretto e della sua allieva Agnese Tegon, che hanno voluto trasferire in un opera d’arte l’essenza della rinascita.

In questa prospettiva, la fase della crisalide può essere vista come una metafora del periodo che stiamo vivendo ora, per un verso, e per altro verso il simbolo di rinascita di una donna che affronta il peso del proprio doloroso passato per sbocciare nella forma più autentica della propria essenza. L’opera che l’artista ha concepito per Mede@ rende perfettamente l’idea della sofferenza e della lotta che la donna-farfalla deve affrontare per emergere dalla crisalide, diventando così abbastanza forte da riuscire a vivere nella sua nuova forma.

Il Premio Crisalide diviene così la perfetta metafora per rappresentare il percorso verso il cambiamento di ogni donna, che rifiuta di restare una vittima, lasciando “morire” una parte di se stessa per poter rinnovarsi a nuova vita.

 

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Creazione del premio Crisalide