Mede@ per le scuole
Ci sono momenti del nostro vivere assieme, del nostro essere comunità, che ci sono, sì, ma non ti spieghi il perché. Spesso devi solo prenderne atto: l’umanità a volte si spegne.
La violenza sulle donne è un fallimento del nostro dirci liberi, è una cicatrice dell’orgoglio maschile, ma il sangue costa troppo, sicuramente più del silenzio. Per questo, uniti, abbiamo deciso di dire basta, di non voltarci dall’altra parte, di non minimizzare. Il nostro progetto è un sussulto di dignità. L’Associazione Mede@  è nata per informare e supportare attività di prevenzione, protezione e progettazione. Veniamo da lontano, perché veniamo dalla cultura del rispetto e il rispetto è un valore senza tempo, per portare avanti il progetto della cultura della NON violenza. Ma siamo figli del nostro tempo e vogliamo che il messaggio sia diffuso con metodi nuovi. La comunicazione oggi non è più frontale, io qui, tu lì. È parcellizzata, proteiforme. Ecco perché vogliamo comunicare con un  linguaggio “nuovo” (quello più diffuso  tra i giovani), con i  social e coinvolgendo l’eterodossia dell’informazione, dai tiktoker agli influencer di Instagram, dagli operatori del cinema,  dello spettacolo e dello sport, agli artisti e ai musicisti. La scuola è una cassa armonica, e anche qui: è una priorità.  Perché, a corde o percussione, la cassa armonica è la funzione di aumentare il suono originario, oltre che di caratterizzarne il timbro. Così il messaggio nelle aule diventa un qualcosa di masticato e maturo. Di assimilato. Si chiama metabolismo. Entra informazione, consapevolezza ed esce entusiasmo. I giovani, noi pensiamo alla fascia di età che va dai 13 ai 18 anni, devono essere non solo testimoni ma partecipanti attivi. Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, scriveva Rilke, ma per noi che sappiamo anche la brezza sarà preziosa.